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Google licenzia 28 dipendenti dopo le proteste contro l’accordo con Israele

Gruppo di dipendenti Google seduti per terra in segno di protesta negli uffici dell'azienda. Immagine generata tramite DALL-E 3 da Marta Baronio

Google ha licenziato 28 dipendenti dopo che hanno partecipato all’occupazione di uffici dell’azienda di New York e California in segno di protesta.

La manifestazione era diretta contro l’accordo tra Google e il governo israeliano riguardante il Progetto Nimbus, che garantiva a Google e ad Amazon 1,2 miliardi di dollari per i servizi legati al cloud computing. I dipendenti licenziati ritengono che Google stia tradendo i principi etici e umanitari sfruttando tale accordo. Alcuni manifestanti hanno occupato anche l’ufficio dell’amministratore delegato di Google Cloud, Thomas Kurian, prima di essere rimossi dalla polizia. 

Questo non è il primo caso di protesta all’interno di Google contro il coinvolgimento dell’azienda in questioni politiche sensibili. Google ha dichiarato che non tollererà comportamenti che violano le sue politiche e ha preso provvedimenti contro i dipendenti coinvolti nei sit-in di protesta.

Leggi l’articolo completo: Google ha licenziato 28 dipendenti per un sit-in di protesta contro Israele su republica.it.

Immagine generata tramite DALL-E 3 da M.B.

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