Senza troppi giri di parole, secondo l’articolo di Wired, sì.
Forse faranno breccia nel cuore di qualche gamer, ma la maggior parte delle persone “non si accamperà fuori dagli Apple Store per comprarli prima degli altri”.
“Non si tratta di un gadget “rivoluzionario” (…) è un fiasco e un segno che Apple sta perdendo la sua capacità di trasformare le novità tech-geek in must-have per i normodotati. Non fa presagire il futuro, ma suggerisce che Cupertino non abbia di questo una visione chiara.”
I prodotti di successo di Apple degli ultimi due decenni, come iPhone, iPad, Apple Watch e AirPods, sono diventati parte integrante delle nostre vite, occupando e “scomparendo” in spazi fisici come tasche, borse o polsi.
Il Vision Pro si distingue da questi prodotti perché non si integra, nascondendosi, nella nostra vita quotidiana, ma si pone letteralmente sul nostro viso, coprendo gli occhi, che sono organi sensoriali essenziali per l’esperienza umana.
Rispetto ai concorrenti, Vision Pro è sicuramente l’applicazione più recente e avanzata dell’idea. Ciò non cambia la sfida che deve affrontare, che è la stessa che ha ostacolato tutte le tecnologie simili che l’hanno preceduta: la domanda per l’uso quotidiano di questi occhiali, semplicemente, non c’è.
Leggi l’articolo intero: Apple’s Vision Pro Isn’t the Future
Foto di Igor Omilaev su Unsplash
