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Il paradosso del concorso “Miss AI”

Immagine di una donna bionda appoggiata a una parete du una casa.

Il concorso “Miss AI” è stato presentato come un avvenimento innovativo, ma sembra essere un regresso significativo nei canoni di bellezza. 

Stanno emergendo sempre di più i modelli di intelligenza artificiale come protagonisti in un contesto dove la bellezza viene definita in modo irrealistico e sessualizzato. Questi modelli generati dall’IA, vengono ora giudicati in un concorso sponsorizzato da Fanvue e World AI Creator Awards (WAICA), dove i vincitori possono guadagnare premi in denaro e visibilità. Ciò genera preoccupazioni riguardo all’impatto negativo sulla percezione della bellezza, soprattutto tra i giovani, già influenzati da standard irrealistici veicolati attraverso i social media. 

Nonostante l’entusiasmo dei creatori di “Miss AI” per un concorso che mira a essere inclusivo e a cambiare la percezione pubblica delle donne AI, la realtà sul terreno sembra essere diversa. Infatti, l’aspetto sessualizzato e fantasioso dei modelli AI in competizione solleva interrogativi sul futuro dei canoni di bellezza e sull’industria della moda e della cosmetica.

Leggi l’articolo completo: ‘Miss AI’ is bielle as a leap forward – but feels like a monumental step backwards su theguardian.com.

Foto di Pixabay su Pexels.

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