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La forza lavoro nascosta dietro ChatGPT | The Wall Street Journal

ChatGPT è costruito su un cosiddetto modello linguistico di grandi dimensioni, un potente software addestrato su vaste porzioni di testo raccolte su Internet per apprendere gli schemi del linguaggio umano. La vastità dei dati ne potenzia le capacità, ma l’addestramento comporta anche dei pericoli. Con i giusti prompt, un modello linguistico di grandi dimensioni può generare risme di contenuti tossici ispirati alle parti più oscure di Internet.

La società madre di ChatGPT, OpenAI, è alle prese con questi problemi da anni. Prima ancora di creare ChatGPT, ha assunto dei lavoratori in Kenya per esaminare e classificare migliaia di testi espliciti ottenuti online. Molti dei passaggi contenevano descrizioni di violenza, molestie, autolesionismo, stupro, abusi sessuali su minori e bestialità, come risulta dai documenti esaminati dal Wall Street Journal.


Fattore cruciale del grande successo del software si deve dunque anche ai gruppi di lavoratori kenioti. Esaminando contenuti inquietanti e grotteschi, spesso per un salario di soli due o tre dollari l’ora, hanno contribuito a rendere sicuro il chatbot virale.

Perché proprio il Kenya?
Il Kenya è un paese a basso reddito e ha un tasso di disoccupazione molto alto. I salari sono molto bassi, il che è molto interessante per le aziende tecnologiche che cercano di aumentare i loro margini di profitto. Inoltre, la forza lavoro è altamente istruita, parla inglese grazie alla colonizzazione e dispone di una buona infrastruttura wifi.

Ma il prezzo da pagare per un lavoro del genere non è indifferente.

Avevo gli incubi. Temevo le persone. Temevo di lavorare al buio.

I lavoratori in Kenya hanno raccontato al Wall Street Journal di essere stati traumatizzati dal tentativo di escludere le descrizioni di violenze e abusi sessuali durante la preparazione del chatbot di successo di OpenAI.

Continua a leggere: Cleaning Up ChatGPT Takes Heavy Toll on Human Workers | The Wall Street Journal

Ascolta il podcast associato all’articolo: The Hidden Workforce That Helped Filter Violence and Abuse Out of ChatGPT | Wall Street Journal Podcasts

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