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La regolamentazione dell’IA: lezioni apprese dai social media 

Immagine rappresentante vari loghi di social media, ognuno in cubi tridimensionali arrotondati neri, in un sfondo nero.

Una volta i social media venivano celebrati per la loro capacità di promuovere la democrazia e l’accesso alla verità. Oggi sono invece oggetto di critiche per il loro ruolo nella diffusione di disinformazione, cospirazioni commerciali e problemi di salute mentale. La tecnologia dell’IA potrebbe incorrere negli stessi problemi se non regolamentata correttamente.

Cinque tratti fondamentali dei social media – pubblicità, sorveglianza, viralità, vincolo e monopolizzazione – potrebbero essere riconosciuti come una delle cause principali di danneggiamento della società e il rischio risiede nel fatto che questi aspetti siano presenti anche nell’IA. Infatti, la manipolazione delle pubblicità alimentate dall’IA e dalla crescente sorveglianza è una pratica già esistente e utilizzata, che rischia di diffondersi sempre di più.
Inoltre, le piattaforme social esercitano una sorta di vincolo sui loro utenti, rendendo difficile il passaggio ad alternative e limitando la concorrenza. Questo stesso fenomeno potrebbe verificarsi con l’IA, dove la personalizzazione dei servizi potrebbe rendere difficile ai consumatori cambiare piattaforma. 

Risulta sempre più importante l’adozione di una regolamentazione e di politiche che favoriscano la concorrenza e la trasparenza nel settore dell’IA. È necessaria un’azione urgente per evitare gli stessi errori commessi con i social media.

Leggi l’articolo completo: Let’s not make the same mistakes with AI that we made with social media su technologyreview.com.

Foto di Alexander Shatov su Unsplash.

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