Refik Anadol è un artista digitale di grande successo, molto richiesto per le sue installazioni che mescolano arte e intelligenza artificiale. Le sue opere, che definisce “sogni” o “allucinazioni”, sono proiettate su schermi luminosi o pareti, creando coloratissime animazioni che mescolano dati e arte. Il suo lavoro riflette le innovazioni e le preoccupazioni del nostro tempo, utilizzando l’IA come uno strumento creativo potente. Anadol combina arte e scienza, formandosi in entrambi i campi e collaborando con istituzioni e aziende per portare avanti i suoi progetti. Alcune delle sue opere utilizzano dati di vasta portata, come scansioni cerebrali o archivi musicali, per creare immagini suggestive e astratte.
Nonostante il suo successo, Anadol ha anche i suoi critici, che vedono le sue animazioni come poco più di schermi accattivanti senza sostanza. Alcuni sono preoccupati che glorifichi l’IA senza considerare i rischi, mentre altri apprezzano la sua capacità di rendere visibile l’invisibile, trasformando l’IA in arte accessibile e coinvolgente. Il suo ultimo progetto, esposto alla Serpentine Gallery di Londra, si concentra sulla natura, utilizzando dati e immagini da foreste pluviali di tutto il mondo. Anadol spera che il suo lavoro educativo porti le persone a scoprire nuovi mondi, aprendo la strada a esperienze immersive come “Dataland“.
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