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AI Pin di Humane: promesse, problemi e prospettive future

Immagine di una mano umana con proiettato sopra la scritta "humane" in blu, con delle righe orizzontali. Immagine generata tramite DALL-E 3

L’AI Pin, un dispositivo di $700 progettato per offrire un’alternativa all’uso eccessivo dello smartphone, si è rivelato una proposta affascinante ma con diverse lacune. Sviluppato dalla startup Humane, l’AI Pin ha attirato l’attenzione per il suo design innovativo e per la sua promessa di offrire assistenza virtuale senza la dipendenza dagli schermi dei telefoni. Tuttavia, durante il test, l’AI Pin ha dimostrato di essere soggetto ad errori e inefficienze.

La sua capacità di utilizzare un assistente virtuale, alimentato da dati forniti da OpenAI, Google, Microsoft e altri, ha prodotto risultati altalenanti. Di certo utile in alcune situazioni come suggerire articoli da mettere in valigia per una vacanza, ha invece mostrato limiti come risposte inesatte, o  traduzioni errate durante l’utilizzo della funzione di interpretazione linguistica, sollevano preoccupazioni sulla sua affidabilità. Altri problemi riguardano il surriscaldamento del dispositivo e la scarsa qualità delle foto e dei video scattati con la sua fotocamera integrata. Anche le funzionalità telefoniche, come la qualità delle chiamate e la riproduzione musicale, sono risultate inferiori rispetto a quelle di uno smartphone tradizionale.

Nonostante queste criticità, gli sviluppatori sono ottimisti sul futuro del prodotto e promettono di affrontare i problemi tecnici attraverso aggiornamenti software e miglioramenti della tecnologia sottostante.

Leggi l’articolo completo: This Artificially Intelligent Pin Wants to Free You From Your Phone su nytimes.com.

Immagine generate tramite DALL-E 3.

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