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ChatGPT: il Cupido Digitale

L’articolo This Guy Used ChatGPT to Talk to 5,000 Women on Tinder and Met His Wife, di Maxwell Zeff, pubblicato su Gizmodo il 7 Febbraio, racconta la storia di Aleksandr Zhadan, un ragazzo che, dopo la fine di una relazione nel 2021, decide di cercare l’amore a Mosca in un modo non convenzionale: utilizzando ChatGPT, per interagire con donne su Tinder.
Zhadan ha programmato ChatGPT per agire come un assistente negli incontri online. Il suo chatbot, configurato per imitare il suo stile di conversazione e conoscere i suoi interessi, ha chattato con oltre 5.000 donne, gestendo gli approcci iniziali e organizzando incontri. Questa strategia ha permesso a Zhadan di risparmiare tempo e sforzi, delegando all’IA la faticosa fase iniziale degli incontri tramite app.
Interessante è il fatto che, a volte, Zhadan non era a conoscenza di ciò che il suo assistente digitale prometteva durante le chat. In un’occasione, ad esempio, si è presentato a un appuntamento senza sapere che il chatbot aveva promesso alla donna rose e cioccolatini, causando un piccolo imbarazzo.
Nonostante queste piccole complicazioni, l’esperimento di Zhadan gli ha permesso di incontrare Karina Vyalshakaeva, con la quale ha sviluppato un rapporto significativo. Quando Karina ha scoperto il ruolo di ChatGPT nella loro relazione iniziale, non si è sentita offesa. Ha compreso che le conversazioni iniziali su Tinder sono generalmente superficiali e incentrate sulla scoperta degli interessi reciproci. Ha apprezzato l’efficienza del metodo di Zhadan che ha consentito loro di arrivare ad una relazione reale.
La coppia ha persino deciso di utilizzare ChatGPT per aiutare a pianificare il loro matrimonio, un’idea già suggerita dall’assistente AI, che aveva proposto a Zhadan di fare la proposta di matrimonio.
Infine, l’articolo sottolinea che Zhadan non prevede di rendere commerciale il suo chatbot personalizzato. Sebbene il progetto abbia avuto successo per lui, Zhadan mette in evidenza le sfide pratiche, come l’elevato costo di sviluppo e mantenimento del programma, che ne limitano la fattibilità per un impiego su larga scala. Inoltre, egli ritiene che la ricerca dell’amore debba mantenere un carattere autentico e personale, evidenziando che l’impiego di ChatGPT è stato una soluzione specifica alle sue situazioni e preferenze uniche, piuttosto che un approccio per tutti.
Insomma, Zhadan sottolinea l’importanza di un equilibrio tra l’uso della tecnologia e il mantenimento di una genuina connessione umana. Chatgpt può essere utile a scartare tipologie non gradite, nel suo case le ragazze amanti dell’alcool e degli oroscopi, ma poi la relazione va vissuta nella sua dinamica vitale non standardizzabile. Sottolinea inoltre che addestrare l’”assistente sostituto” comporta molto impegno e non è un procedimento standardizzabile.
La storia del giovane russo che, grazie a ChatGPT, trova l’amore, suscita un sorriso, ma invita anche a una riflessione critica sui potenziali rischi associati a questa pratica. È importante considerare la possibilità che chatbot addestrati possano essere usati per ingannare, aprendo la strada a individui malintenzionati che potrebbero sfruttare questa tecnologia per scopi illeciti o dannosi. Questa situazione sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza e cautela nell’uso dell’intelligenza artificiale nelle interazioni sociali.

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