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Il significato nelle conversazioni con agenti artificiali

Alcune lettere in legno colorate sparse in terra.

Gli esseri umani danno senso al linguaggio nel contesto, mettendo in campo la propria comprensione del mondo, compreso il loro modello della comprensione del mondo dell’interlocutore. Ma quali sono i potenziali rischi che sorgono quando noi, come esseri umani, applichiamo questa capacità di dare senso alle interazioni con interlocutori artificiali? In altre parole, cosa accade nelle conversazioni in cui una delle parti non ha alcun accesso (o accesso estremamente limitato) al significato e tutto il lavoro interpretativo è a carico dell’altra? Che ricadute ha questa dinamica per la progettazione della tecnologia del linguaggio?

La professoressa Emily Bender risponde a queste domande nella lezione “Meaning making with artificial interlocutors and risks of language technology” che ha tenuto per HiTZ in cui parla del significato nelle conversazioni con agenti artificiali:

Le slide della lezione si possono trovare qui.

Immagine in copertina di Ryan Wallace su Unsplash.

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