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Le conversazioni sull’IA oscillano tra scoperte promettenti e preoccupazioni etiche

Immagine generata con DALL-E 3 che rappresenta due persone specchiate, sedute per terra con la testa tra le mani, una versione è decisamente umana mentre l'altra ha un qualcosa di cyborg. Indica l'oscillazione tra pro e contro dell'unione tra IA e lavoro umano.

Un recente studio condotto dal Santa Fe Institute ha portato alla luce interessanti scoperte sull’IA basata su modelli linguistici. Questo studio ha evidenziato la complessità del flusso di informazioni durante le conversazioni umane e ha stabilito un parallelo con i modelli linguistici basati su reti neurali artificiali, come ChatGPT.

Tuttavia, non tutti accolgono con favore l’IA e le sue applicazioni. Voci critiche, tra cui il celebre Noam Chomsky, hanno sollevato preoccupazioni sulle implicazioni etiche e sociali dell’IA, definendo ChatGPT come un meccanismo di plagio e sottolineando il rischio di sostituzione dell’intelletto umano.
In Italia, l’IA non è ancora vista come una priorità nella politica industriale, ma piuttosto come un campo di ricerca riservato a pochi. Tuttavia, ci sono segnali di cambiamento con promettenti iniziative volte a sfruttare il potenziale dell’IA per il progresso economico e sociale.

Altri paesi, come la Francia, stanno adottando un approccio più proattivo, con piani ambiziosi per investire nell’IA e promuovere la sua diffusione nelle imprese.

Leggi l’articolo completo: PUNTURE DI SPILLO. “Non è un delitto unire l’IA a scienza e affari” su laportadivetro.com.

Immagine generata tramite DALL-E 3.

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