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Ottimizzare il codice per un Pianeta più pulito

immagine generata con DALL-E 3 che rappresenta un pc portatile aperta con una foglia verde in levitazione verticalmente sopra il pc.

Esiste un lato nascosto del codice software, il suo impatto ambientale, che evidenzia l’urgente necessità di rendere il software più sostenibile.

Gli sviluppatori di software, insieme agli attori del settore, stanno iniziando ad affrontare questa sfida emergente, spinti dalla crescente consapevolezza dell’urgenza di ridurre le emissioni di carbonio. Una conferenza recente sul cambiamento climatico ha messo in luce il problema, rivelando che il semplice caricamento di un sito web può generare una quantità significativa di emissioni di CO2. Tuttavia, esistono pratiche che possono ridurre drasticamente queste emissioni, come l’ottimizzazione del codice e l’uso di immagini e script più efficienti.
Ma il problema non si ferma qui: il software, pur non emettendo direttamente emissioni, contribuisce indirettamente all’inquinamento attraverso l’uso di hardware e la trasmissione di dati. Il settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione è responsabile di una quota significativa delle emissioni globali di gas serra, e questo numero potrebbe aumentare ulteriormente in futuro.

Sempre di più l’ingegneria del software verde offre soluzioni concrete. Attraverso l’efficienza energetica, l’ottimizzazione hardware e il calcolo consapevole del carbonio, gli sviluppatori possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale del software. Inoltre, strumenti innovativi stanno emergendo per misurare e monitorare l’impronta di carbonio del software, fornendo dati cruciali per orientare le decisioni di progettazione. 

Leggi l’articolo completo: What we need to decarbonize software su spectrum.ieee.org.

Immagine generata tramite DALL-E 3.

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