Nel tentativo di colmare il divario tra l’intelligenza artificiale e il mondo fisico, Physical Intelligence (Pi) ha fatto il suo debutto con un finanziamento iniziale di $70 milioni. Fondata da un team di esperti rinomati nel campo della robotica e dell’IA, l’azienda si propone di sviluppare modelli di base e algoritmi di apprendimento in grado di alimentare una vasta gamma di robot e dispositivi attivati fisicamente.
Il round di finanziamento iniziale è stato guidato da Thrive Capital, con Khosla Ventures, Lux Capital, OpenAI e Sequoia Capital. Il co-fondatore e CEO Karol Hausman, già scienziato della robotica presso Google, ha sottolineato l’obiettivo ambizioso dell’azienda: portare l’IA nel mondo fisico attraverso un modello universale adatto a qualsiasi robot o dispositivo fisico e per qualsiasi applicazione.
Mentre altre aziende come Figure AI e Tesla si concentrano sulla costruzione di androidi e Covariant sviluppa software robotici ad uso generale, Pi si distingue per la sua missione di creare software che possa essere applicato su una vasta gamma di hardware robotico. Groom sottolinea che ciò che rende gli esseri umani interessanti è il cervello, non l’hardware, e che l’IA dovrebbe riflettere questa versatilità.
L’interesse crescente verso la robotica alimentata dall’IA è evidente dagli investimenti recenti nel settore. Figure AI ha recentemente raccolto $675 milioni per costruire robot per strutture logistiche e manifatturiere. Pi riconosce che il raggiungimento della sua visione richiederà un impegno di ricerca lungo e serio, ma i co-fondatori credono che gli ostacoli principali all’uso dei robot nel mondo reale siano ora superabili.
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