Cerca
Close this search box.

Più di 110 docenti universitari da tutta Europa e oltre chiedono alle istituzioni europee di includere una valutazione dell’impatto sui diritti fondamentali nella futura regolamentazione sull’intelligenza artificiale

Il 12 settembre 2023, il Brussels Privacy Hub ha lanciato un appello per approvare una valutazione dell’impatto sui diritti fondamentali nei documenti sull’intelligenza artificiale (AI) dell’Unione Europea (UE). Questo appello è stato sottoscritto da oltre 110 firmatari, tra cui illustri accademici (l’Italia ha il maggior numero di firmatari, 14). Il Brussels Privacy Hub, insieme a questi accademici provenienti da tutta Europa e oltre, chiede che la futura regolamentazione sull’intelligenza artificiale dell’UE, nota come AI Act, includa l’obbligo di una valutazione dell’impatto sui diritti fondamentali (FRIA).

La lettera, che è un appello urgente rivolto alle istituzioni dell’Unione Europea (Consiglio, Commissione e Parlamento Europeo), esprime preoccupazione riguardo alle revisioni proposte per la legge sull’Intelligenza Artificiale (AI) dell’Unione Europea.

Gli autori chiedono l’adozione e il rafforzamento di una valutazione obbligatoria dell’impatto sui diritti fondamentali (FRIA) per istituzioni pubbliche e private che utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale (AI).

La FRIA dovrebbe basarsi su quattro pilastri: 1) chiari parametri di valutazione, 2) trasparenza nei risultati, 3) partecipazione degli utenti finali, 4) coinvolgimento di autorità indipendenti.

Gli autori sottolineano l’importanza di includere sia le istituzioni pubbliche che private nell’ambito della FRIA, in un processo che dovrebbe essere trasparente e partecipativo.

Gli autori ritengono che includere una valutazione completa e robusta dell’impatto sui diritti fondamentali nella legge sull’AI sia fondamentale per sostenere l’UE nel suo impegno per i diritti umani e i suoi valori.

Al termine della lettera, :gli autori annunciano che diffonderanno presto un rapporto più dettagliato sulle migliori pratiche per regolare le valutazioni dell’impatto sui diritti fondamentali.

È innegabilmente rilevante che l’evoluzione dei diritti umani sia affrontata attraverso un processo democratico che tenga in considerazione le sfide e le opportunità presentate dall’intelligenza artificiale. La rapida avanzata dell’AI ha introdotto nuovi scenari e interrogativi legati ai diritti fondamentali delle persone, come la privacy, la non discriminazione e la trasparenza.

Lavorare democraticamente per adattare e riformulare i diritti umani in questo contesto è cruciale per garantire che le società siano in grado di sfruttare appieno i benefici dell’AI senza compromettere i principi fondamentali di giustizia, uguaglianza e dignità umana. Questo processo dovrebbe coinvolgere attivamente cittadini, esperti, organizzazioni della società civile e istituzioni per garantire una visione completa e inclusiva. La Lettera è significativa per queste ragioni.

Leggi l’articolo: More than 130 university professors from all over Europe and beyond are calling on the European institutions to include a fundamental rights impact assessment in the future regulation on artificial intelligence

Foto di Guillaume Périgois su Unsplash

Accedi per vedere questi contenuti

registrati se non lo ha ancora fatto