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Trasparenza dell’IA: oltre gli algoritmi

primo piano di una mano di un robot bianca

Negli ultimi decenni, il dibattito sull’intelligenza artificiale ha ignorato una domanda cruciale: cosa dobbiamo davvero sapere sull’IA per essere cittadini responsabili del mondo tecnologico in cui viviamo?

Mentre si è discusso a lungo della trasparenza degli algoritmi, l’attenzione si è concentrata sui dettagli tecnici, trascurando la necessità di comprendere l’impatto sociale ed economico di queste tecnologie. La spiegazione dettagliata del funzionamento interno di sistemi come l’IA generativa è un obiettivo quasi impossibile, dovremmo invece concentrarci sulla comprensione della logica generale e dell’infrastruttura che ne determina l’esistenza. L’opacità raggiunge livelli critici quando si affronta l’IA generativa, responsabile della creazione automatica di testi e immagini. La tensione tra accuratezza e comprensibilità emerge, poiché i modelli più accurati spesso risultano poco spiegabili.

Il paradosso della trasparenza emerge anche nel contesto dell’utilizzo dei dati: le informazioni preziose vengono fornite gratuitamente dagli utenti, senza ricevere compensazioni adeguate. Questa dipendenza dai dati degli utenti, spesso senza consapevolezza da parte loro, alimenta il successo dell’IA.

L’immagine romantica di Internet come uno spazio democratico è ancora aderente alla nostra società?

La trasparenza dovrebbe riguardare soprattutto le caratteristiche dei meccanismi di mercato che determinano il successo dell’IA, le loro ricadute sugli interessi pubblici e privati, e i fattori psicologici e sociali che spingono verso l’accettazione di disuguaglianze e squilibri.

Leggi qui l’intero articolo: QUALE TRASPARENZA PER L’IA?

Foto di Possessed Photography su Unsplash

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