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L’UE deve inserire nell’AI Act una regolamentazione sull’uso dannoso dell’intelligenza da parte delle forze dell’ordine

115 organizzazioni della società civile chiedono all’Unione Europea di inserire nell’AI Act una regolamentazione contro l’uso dell’intelligenza artificiale per la sorveglianza dannosa e discriminatoria da parte delle forze dell’ordine, delle autorità di migrazione e delle forze di sicurezza nazionali.

L’uso dell’IA da parte di queste autorità è pericoloso per i diritti fondamentali delle persone, tra cui il diritto alla libertà di riunione, il diritto all’asilo, la privacy e la protezione dei dati, il diritto alla protezione sociale ed alla non discriminazione.

L’utilizzo del riconoscimento e della categorizzazione biometrica da parte della polizia sta già amplificando i danni per i più emarginati, come i migranti, i richiedenti asilo ed i rifugiati: questi sistemi di intelligenza artificiale consentono abusi da parte della polizia, la sorveglianza sproporzionata, la detenzione e l’imprigionamento di gruppi già discriminati.

Perciò l’AI Act deve:

  • Includere divieti contro l’uso dell’IA che rappresenti un rischio inaccettabile per i diritti fondamentali: come il divieto di diverse forme di sorveglianza biometrica, polizia predittiva ed usi dannosi dell’IA nel contesto della migrazione;
  • Fornire trasparenza pubblica e supervisione quando la polizia, le autorità di migrazione e le agenzie di sicurezza nazionale utilizzano strumenti di IA “ad alto rischio”.

Leggi l’articolo completo:

EU lawmakers must regulate the harmful use of tech by law enforcement in the AI Act – European Digital Rights (EDRi)

Immagine di copertina via DuckDuckGo

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