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Sam Altman e l’Intelligenza Artificiale Generale

Nel suo articolo sul Corriere della Sera del 13 febbraio 2024, Luca Angelini esplora il concetto e lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale Generale (AGI), ponendo un focus particolare sul ruolo di Sam Altman, la mente dietro a OpenAI e ChatGPT. L’articolo fornisce un quadro delle potenzialità e delle sfide associate a questa nuova frontiera dell’AI.

L’AGI rappresenta un passo evolutivo nell’ambito dell’intelligenza artificiale, che punta a simulare o addirittura superare le capacità cognitive umane. Questa forma di AI si distingue per la sua versatilità e adattabilità, con l’abilità di apprendere da contesti vari e di rispondere a situazioni in maniera analoga a quella di un essere umano.

Altman sottolinea l’esigenza di investimenti massivi nel settore dei semiconduttori, cruciali per raggiungere i livelli di elaborazione dati necessari per lo sviluppo dell’AGI. La cifra stimata per questi investimenti oscilla tra i 5 e i 7mila miliardi di dollari, riflettendo l’ambizione e la portata del progetto.

Altman esprime preoccupazioni riguardo ai potenziali rischi di un’AI non regolata, inclusa la possibilità di scenari negativi simili a quelli descritti nella narrativa di fantascienza. Sottolinea l’importanza di stabilire un quadro normativo internazionale, riconoscendo che, senza adeguata regolamentazione, l’IA potrebbe sfuggire al controllo con conseguenze gravi.

Nonostante i rischi, Altman vede nell’AGI un potenziale trasformativo positivo, perché potrebbe portare innovazioni significative in vari settori, come la medicina e l’industria.

L’impatto economico del progetto di Altman è vasto. Le necessarie iniezioni di capitale nel settore dei semiconduttori, la costruzione di infrastrutture avanzate, e lo sviluppo di sistemi energetici efficienti, hanno il potenziale di rinvigorire le economie globali, generando nuove opportunità lavorative e stimolando l’innovazione. Tuttavia, la scala e l’ampiezza degli investimenti richiesti sono senza precedenti.

La strategia di Sam Altman può essere interpretata come un modo per generare interesse e attrarre capitali necessari per lo sviluppo dell’AGI, equilibrando la presentazione di una visione innovativa con la consapevolezza delle sfide e dei rischi associati.

Al di là di queste astuzie economiche, rimane la problematica di come orientare l’AGI a liberarci da compiti ripetitivi e a massimizzare la nostra creatività, evitando i rischi esistenziali. Un criterio semplice per valutare le scelte è che queste non abbiamo come baricentro l’interesse di pochi, ma siano orientate al bene comune.

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