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La “Dichiarazione sull’uso etico della tecnologia medica” dell’Associazione Medica Mondiale

immagine di un virus

Il 17 ottobre 2023 la World Medical Association, ha pubblicato la “Declaration on the Ethical Use of Medical Technology” in cui si ribadisce il “quadro previsto dai principi fondamentali dell’etica medica” già chiarito in precedenti documenti. Nel Preambolo si legge che: “Il rispetto della dignità e dei diritti umani, l’autonomia del paziente, la beneficenza, la riservatezza, la privacy e l’equità devono essere i punti guida chiave quando la tecnologia viene sviluppata e utilizzata per scopi medici”.
L’articolo commenta la Dichiarazione e analizza se i principi della WMA Declaration siano adeguati ad una medicina che sempre più usa le tecnologie AI o se sarebbe necessario un approccio più complesso e articolato.

Un mondo senza leggi

By Dall-e 3

Con il suo libro Everyday Chaos, David Weinberger ci vuole mettere di fronte alla crescente complessità del nostro mondo, che sta assumendo una caoticità (nel senso tecnico del termine, che vedremo sotto) sempre maggiore anche nei suoi aspetti quotidiani. Per affrontare questo slittamento verso un mondo più caotico, in molti ambiti, soprattutto quello industriale, si […]

L’AI cambia la medicina e pungola l’etica

L’uso crescente dell’intelligenza artificiale sta cambiando il settore sanitario e solleva importanti questioni di responsabilità. Attualmente, la responsabilità principale ricade sui medici, anche quando utilizzano sistemi di intelligenza artificiale. Tuttavia, in un recente e già molto citato articolo su Bioethics, Smith, Birchley e Ives sostengono che le aziende sviluppatrici di queste tecnologie dovrebbero condividere la responsabilità e […]

L'AI nei Social Media: un "Farmaco" Politicamente Potente

Mercoledì 6 settembre il garante del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha pubblicato nel suo Blog un video poi ripreso dai media, in cui, grazie all’intelligenza artificiale parla in cinese, prospettando ironicamente l’incrocio della ‘via della seta’ con la ‘via del basilico’. Il video richiama quello di  Kemal Kilicdaroglu, che è stato il principale sfidante del […]

La proletarizzazione della corporation

“Proletario” nel senso comune indica (forse erroneamente) chi non ha altra proprietà che quella dei propri figli. Per Karl Marx “proletario” indica il lavoratore salariato che non ha più la proprietà dei mezzi di produzione e vive solo del proprio salario corrisposto in cambio della forza-lavoro. Ma c’è un’altra connotazione del termine a cui si […]

Dispossession cycle in azione

Con GPTBot e l’intervento di Google sulle leggi del copyright Australiane in questi giorni possiamo vedere in azione il dispossession cycle descritto e predetto da Shoshana Zuboff nel suo libro “The Age of Surveillance Capitalism”. OpenAI e Google stanno seguendo come da copione in ciclo che porta i grandi attori del capitalismo della sorveglianza ad […]

Possiamo bloccare i ragni dell’AI?

Una ragnatela in un prato fotografata con gocce di rugiada.

Mentre Google come abbiamo detto cerca di convincere il legislatore Australiano che l’onere di negare il consenso alla raccolta di pagine web sta all’autore di tali contenuti e non spetta a Google chiedere il consenso, OpenAI di nuovo precorre i tempi e senza troppe fanfare annuncia che il suo crawler GPTbot permetterà cortesemente ai gestori […]

Salute all’AI

Se Marc Andreessen and Ben Horowitz, due dei più importanti Venture Capitalist di Silicon Valley con il loro fondo a16z, ci spiegano come investiranno i loro dollari nei prossimi tempi, dobbiamo prestare loro la massima attezione.L’argomento è lineare. Vi forniscono già lo slogan: “Cool, we can give you AI ‘people’ who are cheap, fast, cheerful […]

Lo dice l’AI?

Per Google News l’Artificial Intelligence è una fonte di informazioni alla pari con il New York Times e gli altri giornali. Peccato che non restituisca però nessun risultato. Guardate i due screenshot sotto:

Mind the gap

Quale è l’ordine di grandezza della distanza fra le infrastrutture di calcolo (supercomputer) per addestrare i sistemi di AI a disposizione della ricerca pubblica e quelle a disposizione dei privati? La risposta la potete trovare in questo grafico comparso sull’Economist.

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