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Meta vuole addestrare l’IA sfruttando gli attori

All’inizio di settembre, un attore di 28 anni, identificato solo come “T”, ha partecipato a un progetto unico a Hollywood che ha coinvolto una ripresa di due ore in cui la voce, il volto, i movimenti e le espressioni di T sono stati registrati per creare un database destinato all’addestramento dell’IA per comprendere ed esprimere le emozioni umane. Questo progetto è stato guidato da un’azienda di intelligenza artificiale emotiva con sede a Londra chiamata Realeyes, con il coinvolgimento di Meta (ex Facebook).

Il progetto ha reclutato attori, proprio in concomitanza con gli scioperi nell’industria dell’intrattenimento. Gli attori senza lavoro lo hanno visto come un’opportunità per guadagnare denaro senza attraversare i picchetti. Era stato assicurato ai partecipanti che le loro sembianze non sarebbero state utilizzate a fini commerciali, ma l’ampio accordo che dovevano firmare ha sollevato non poche preoccupazioni.

Il progetto ha sollevato questioni su come le sembianze degli attori possano essere utilizzate, come dovrebbero essere compensati e su come dovrebbe apparire il consenso informato nell’era dell’IA.

Gli attori, soprattutto gli attori non protagonisti, temevano che l’IA potesse sostituirli, anche se non copiava esattamente i loro volti. Fornendo le loro espressioni facciali per l’addestramento dell’IA, i partecipanti potrebbero aver addestrato involontariamente i loro potenziali sostituti.

L’accordo di licenza dei dati che i partecipanti hanno dovuto firmare era ampio, consentendo l’uso dei loro volti, delle espressioni e dei dati derivati per scopi vari. Ciò ha sollevato preoccupazioni su come i dati potessero essere utilizzati, specialmente in un contesto di tecnologia IA in rapida evoluzione.

I partecipanti come T e Jessica hanno ritenuto che il progetto fosse un vero e proprio sfruttamento, sia dal punto di vista finanziario per gli attori senza lavoro, sia per quanto riguarda il dibattito più ampio sull’impatto dell’IA sull’immagine di un attore. Le loro sembianze potrebbero essere utilizzate in vari modi, creando potenzialmente avatar generati dall’IA che non assomigliano a loro ma si basano sui loro dati.

Alla fine, sebbene gli attori individuali debbano prendere decisioni sulla partecipazione a tali progetti per motivi finanziari, l’impatto di queste decisioni è collettivo e potrebbe avere conseguenze di ampia portata per l’intera industria.

Leggi qui l’intero articolo: How Meta and AI companies recruited striking actors to train AI

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