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Tecnologia Cervello-Computer: la sfida tra Elon Musk e la Cina

L’articolo esplora la crescente competizione nel campo delle interfacce cervello-computer, mettendo a confronto gli sforzi di Neuralink, l’ambiziosa azienda di Elon Musk, e quelli della Cina. In questa corsa tecnologica l’obiettivo sembra essere quello di integrare la tecnologia degli smartphone direttamente nel cervello umano.

Intelligenza Artificiale e Equità Globale: Il monito della WHO per la Sanità nei Paesi Emergenti

La principale preoccupazione della WHO riguarda il rischio che lo sviluppo e l’impiego di queste tecnologie emergenti siano guidati esclusivamente dalle aziende tecnologiche dei paesi più ricchi. Ciò potrebbe portare a un ampliamento delle disuguaglianze e dei pregiudizi esistenti, soprattutto se i modelli AI non sono addestrati con dati che rappresentano in modo adeguato le popolazioni di regioni meno sviluppate.

La Gen AI in Sanità: “meno esaurimento, più soddisfazione”

L’articolo illustra come la Gen AI stia aprendo nuove strade nel settore sanitario, promettendo di rivoluzionare non solo le pratiche mediche, ma anche l’esperienza complessiva dei pazienti e dei professionisti, portando a un sistema sanitario più efficiente, efficace e centrato sulle persone.

L’AI può prevedere l’efficacia degli psicofarmaci?

L’articolo tratta l’efficacia degli algoritmi di intelligenza artificiale (AI) nel trattamento della schizofrenia. In particolare, si concentra su come questi algoritmi, progettati per personalizzare i trattamenti medici basandosi su grandi insiemi di dati, si comportano quando vengono applicati a nuovi dati non precedentemente analizzati.

L’AI intervista i pazienti

L’oggetto della ricerca è un sistema di AI, basato su un modello avanzato di linguaggio (LLM), progettato per condurre interviste mediche. Questo chatbot AI, denominato Articulate Medical Intelligence Explorer (AMIE), è stato sviluppato per interagire con pazienti simulati, raccogliere la loro storia medica e fornire possibili diagnosi.

Il sistema è stato addestrato utilizzando dialoghi sia reali sia simulati, con lo scopo di imitare le interazioni tra medico e paziente. Per testare l’efficacia di AMIE, sono stati organizzati incontri online, basati su interazioni testuali, con attori formati per impersonare pazienti affetti da varie condizioni mediche. Questi incontri sono stati confrontati con quelli condotti da medici umani, valutando l’accuratezza delle diagnosi e la qualità della conversazione.

Litio in Argentina: tra diritti violati e impatto ambientale

L’articolo evidenzia le repressioni violente delle proteste scaturite in seguito a modifiche significative della costituzione argentina, mirate a favorire l’estrazione del litio, una risorsa sempre più richiesta globalmente per la produzione di batterie per auto elettriche, computer e telefoni cellulari.

L’AI in medicina: responsabilità condivisa e approccio “learn not blame”

Nell’articolo “Artificial intelligence in clinical decision-making: Rethinking personal moral responsibility”, pubblicato su “Bioethics” del 19 settembre 2023, Helen Smith, Giles Birchley e Jonathan Ives affrontano il ruolo dell’intelligenza artificiale (AI) in medicina e la ridefinizione della responsabilità.

Interfaccia cervello-computer: questioni etico-legali

L’immaginario di un futuro in cui i pensieri umani sono verbalizzati attraverso una sorta di interfaccia esterna porta con sé interrogativi sulla privacy individuale e sulla libertà di scelta. Questa prospettiva inquietante suscita un’attenta riflessione sulle normative e sulle linee guida necessarie per regolamentare queste tecnologie che possono avere un utilizzo benefico. Va sottolineato infatti il potenziale positivo di queste tecnologie, in particolare nel supporto a individui affetti da gravi patologie neurologiche, come la sindrome di Locked-in, per migliorare la loro comunicazione e interazione con il mondo esterno.

L’algoritmo predittivo “life2vec”: prevedere malattie e rischi

Gli algoritmi predittivi sono capaci di individuare indicatori di benessere e supportare decisioni informate. È fondamentale, però, comprendere che non si tratta di profezie divinatorie, ma di strumenti analitici basati su correlazioni. Non sono palle magiche, ma strumenti di calcolo. Il loro impiego dovrebbe focalizzarsi non sulla previsione del futuro, ma piuttosto sull’affrontare responsabilmente rischi personali e sociali.

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